Cosa dice il BLT sul gravitropismoE’ noto che il BLT abbia preso in considerazione l’ipotesi che i nodi siano piegati/allungati per effetto del gravi tropismo, fenomeno che interviene come meccanismo naturale delle piante, come reazione ad uno schiacciamento volta a riguadagnare la posizione verticale.
Questa cosa è stata messa in dubbio (praticamente negata) in questo forum, sostenendo che le piante piegate o con nodi allungati non abbiano niente a che fare con gli effetti di tropismo.
Per mostrare come questa affermazione sia totalmente priva di fondamento è necessario rifarsi alle fonti originali, quelle che hanno CREATO il mito del grano “riscaldato” e che hanno diffuso il concetto di anomalia dei nodi.
Bene , questa fonte originale è sempre il solito BLT.
E’ grazie a loro se il mondo ha iniziato a guardare i nodi e ad interrogarsi su come questi possano essere “anomali” o “normali”.
Che cosa penserebbe quindi del BLT di fronte all’affermazione che il gravitropismo non ha niente a che fare con le piegature?
Non lo so, ma di sicuro quello che si sa è che questo effetto loro LO CONOSCONO e gli RI-CONOSCONO la proprietà di allungare/piegare i nodi.
Vediamo nel dettaglio che cosa dice il BLT sul gravitropismo
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1) Livello divulgativo: quello che il BLT dice negli articoli apparsi in rete o in riviste
Da un articolo di Nancy Talbott su MUFON UFO Journal:[Riferendosi all’esperimento del 1997 in Maryland, quando schiacciarono meccanicamente del grano]:
There was bending of the plant stems noted, particularly in a young, immature crop, within 3-5 days after manual flattening; this effect is due primarily to gravitropism (the term now used to describe the growth of plant organs in response to gravity; the old term, “geotropism,” is no longer accurate since the effect has been observed in zero-gravity experiments with crops in space). The gravitropism effect occurs much more rapidly than phototropism (the growth of plant organs in response to light), which occurs much more slowly, although in a young crop phototropism may play a role when node bending is observed several weeks after downing the crop. The point here is that moderate node bending does occur, particularly in an immature crop, having nothing whatsoever to do with genuine crop formation energies—and this sort of node-bending is distinguishable from that which has been reported in the BLT Team’s research reports.(
www.diagnosis2012.co.uk/blt1.htm)
Traduzione riassuntiva: Nell’esperimento si è avuto il piegamento delle piante, dovuto all’effetto noto come gravitropismo (anche l’eliotropismo concorre, ma meno rapidamente).
Questo effetto però è valutato come “lieve” come intensità, quindi viene definito come “qualcosa che non ha nulla a che fare” con le analisi fatte in precedenza (quelle sui cerchi considerati “veri”)
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2) Pubblicazione ufficiale: quello che il BLT ha scritto negli articoli sottoposti alla comunità scientifica
Da “Dispersion Of Energies In Worldwide Crop Formations” (PHYSIOLOGIA PLANTARUM 105: 615624. 1999)On 3 June 1997, after sampling upright normal 'base line' plants, two circles (1 and 3 m indiameter) were formed at the southern ends of both strips A and B. These four circles were formed using a plank with ropes attached at the ends (consistent with the proposed method used by selfproclaimed vandals) and then applying full body weight to the board as it was moved around in a circular motion for three or four rotations, thus forcing the plants down to create simulated crop circles. Additional identical pairs of circles were then created on 13 June 1997 at locations about 30 m north of the first circles, with a third set created on 25 June 1997, just prior to harvest, at a further distance of another 30 m.
At various intervals after the creation of each circle pair, 2-4 sample sets were collected from all flattened circles and from upright plants 3-76 m from the flattened areas. The node lengths (NL ) were recorded from each plant in a 15-20 plant sample set and routine statistical analyses (standard t-test; P<0.05 criteria) performed. The first two sets of test circles were formed when the plants were in rapid development and growth and an obvious gravitropic response, consisting of upward bending plants, was noted 48-72 h after the circle sets were created.Traduzione riassuntiva: Sono stati preparati dei cerchi fatti con il metodo delle assi (quindi schiacciamento meccanico) per verifciare la risposta gravitropica nelle piante. Questa è stata vista 48-72 ore dopo l formazione dei cerchi.
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3) Livello di ricerca operativa: quello che il BLT scrive nei suoi rapporti di laboratorio, cioè nelle singole ricerche che sono poi servite per redigere gli articoli pubblicati ufficialmente
Da Research Report #86, Lab code KS-04-04 “ Gravitropic responses in simulated crop formations, 1997 (Maryland)When maturing cereal grain plants are mechanically forced into the horizontal or flattened position a process of vertica recovery is initiated, the effect of wich can be observed in just a few hours after the damage. This gravitropic response results from the vertical, active transport of auxin (IAA) to he lower side of the stems where it locally increases cell growth rates, thus producine an upward bending of he horizontal plant stems. At the stem growth nodes this gravitropism effecr produces a bending and lengthening of the pulvinus region wich in the case of plants within crop formations would be independent of the external vortez energies
In our studies of the stem node lengths as related to the crop formation energies it became importanto to quantitatively define the role of gravitropism in the downed formations.
[…] For this reason, carefully engineered man-made crop circles were formed and sampled in winter wheat grown in Maryland, during the 1997 growing season.Traduzione riassuntiva: Quando le piante vengono piegate in posizione orizzontale, nel giro di poche ore inizia un processo di ricovero naturale che tende a fare rialzare le piante. Questo effetto è dovuto all’intervento dell’auxina (un ormone vegetale) che aumenta il tasso di crescite in alcune cellule dei nodi di accrescimento, determinando un loro allungamento e piegamento.
Per studiare questo effetto sono stati approntati dei test su crop circles schiacciati meccanicamente, in modo da poterne misurare la risposta gravitropica in condizioni di controllo.
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A questo punto si deve quindi fare una bella nota.
NOTA: da quanto detto risulta chiaro e palese che il BLT conosce l’effetto gravitropico e che gli riconosca la responsabilità dei meccanismi di ricovero (ginocchiamento) delle piante schiacciate a terra.
Loro NON NEGANO che funzioni e che pieghi i nodi, ma nel paragone con quelli che loro credono siano gli effetti delle “energie” ne fanno solo una questione di *intensità*.
Dicono: se nei cerchi i nodi si ingrossano, vogliamo valutare quanto di questo ingrossamento è dovuto alle “energie” e quanta parte è dovuta invece al già noto gravitropismo.
[Notare che già in questo si nota il pensiero circolare del BLT, perché loro PARTONO DAL PRESUPPOSTO che il gravitropismo non possa determinare in toto gli effetti da loro osservati (senza però averlo ancora sperimentato) e cercano quindi un modo per vedere (solo) in quanta parte questo effetto partecipi alle modificazioni globali dei nodi.]
Bene.
Quali sono quindi i risultati dei loro esperimenti?
Sono quelli qui sotto:
Come si vede i dati sono pochi. Il BLT ha fatto una regressione ed una curva di interpolazione, cercando di indicare un andamento dell’allungamento.
Allungamento che appare di piccola entità nei primi giorni, ma che poi aumenta con le settimane.
Il BLT ha fatto SOLO QUESTO ESPERIMENTO sugli allungamenti nodali, quindi TUTTE le loro conclusioni di basano su questo (e ciò va specificato molto bene)
Quali sono le conclusioni?
Sono che per loro una risposta “standard” di allungamento deve essere nell’ordine del 10-15% entro i tre giorni dalla formazione (quelle famose 72 ore).
Questo loro lo IMPONGONO come standard, ed in base a questo ne verrano fuori le anomalie che costituiranno il succo dell’articolo pubblicato nel 1999 (“Dispersion of energies…”)
Qual è l’errore del BLT?
L’errore è che hanno preso UN SOLO esperimento e che l’hanno esteso alla rappresentazione di un comportamento “standard” che invece dipende da un’infinità di fattori.
La tipologia di grano innanzitutto, poi le condizioni metereologiche, l’umidità presente al momento dello schiacciamento, il clima della zona, l’esposizione, il tipo di pressione eserciata per schiacciare (e le conseguenti fratture) ecc.ecc.
Uno standard vero e proprio quindi non esiste, e non può certamente esistere se si cerca di paragonare (come loro successivamente hanno fatto, in spregio a qualsiasi buon senso) il grano con l’orzo (che in quanto a risposta gravitropica e allo sviluppo di cavità da espulsione mostra effetti talvolta molto diversi)
Questo però sarebbe un male grave, ma non gravissimo, se si fossero limitati a questo.
Ma invece no, fanno di più.
Perché partendo dal concetto (presupposto non dimostrato) che il gravitropismo da solo non basti per creare TUTTA la piegatura, e dopo essere passati per l’estrapolazione di uno standard che NON esiste, loro iniziano ad applicare il più bell’esempio di ragionamento circolare visto in questo campo: dicono cioè che TUTTO quello che supera il loro standard (che nasce dagli errori metodologici detti sopra) DEVE essere “anomalo”
Quindi si ritrovano a definire anomali anche gli allettamenti, cioè quanto di più naturale e spiegabile esiste in natura nel campo degli schiacciamenti di colture.
Gli allettamenti sono infatti notoriamente dovuti alle intemperie e sono talvolta FACILITATI (e non strettamente dovuti) alle quantità di sostanze azotate (concimi) che vengono sparse sui campi.
Se il BLT attribuisce agli allettamenti caratteristiche di anomalia è SOLO per il paragone fatto con il loro esperimento del Maryland.
Quello che dovrebbe essere chiaro a tutti, cioè che la NORMALITA’ è quella che si verifica in natura, al BLT non viene neppure preso in considerazione perché per loro è una PRESUPPOSTO quello che esistano anomalie e non mettono MAI in discussione questa cosa.
Allora, se tutto dipende da quell’espertimento, come si può mostrare che quello è privo di fondamento?
Secondo il loro ragionamento circolare neppure gli allettamenti naturali potrebbero dire nulla (perché ricadono ancora nell’anomalia)
Allora servirebbe qualche cosa di CERTAMENTE schiacciato dall’uomo.
Ma cosa prendere, se di esperimento loro ne hanno fatto solo uno?
Per fortuna arriva Haselhoff, che tra la pubblicazione di “Dispersion of energies…”(1999) ed il suo “Comment”(2001) prende i dati di un’opera fatta da un circlemaker olandese (il Golden Tunnel, fatto nel 1997)
Da questi dati si vede che gli allungamenti percentuali in MENO di 72 ore sono molto maggiori di quelli “standard” del BLT.
In particolare i numeri sono i seguenti:
Si vede chiarmente che a fronte di una media del 33%, vi sono punte di allungamento che arrivano fino al 46% rispetto ai campioni di controllo
Il che sarebbe considerato ASSOLUTAMENTE ANOMALO se paragonato al criterio standard stabilito ARBITRARIAMENTE dal BLT, con il loro SINGOLO esperimento del Maryland del 1997.
Se poi facessimo un paragone con altre formazioni, considerate “genuine” potremmo vedere quali fossero i tassi di allungamento registrati (in alcuni casi inferiori a questi della formazione umana) e potremmo soprattutto vedere che MAI sono state rispettate le fatidiche 72 ore tra formazione e campionamento (il che sballa ancora di più il criterio “standard”, perché i dati NON SONO più confrontabili)
Ma questo fa parte di quello che scriverò qui nonappena avrò ricevuto risposta sui meccanismi di schiacciamento a terra del grano, e nonappena il povero diavolo Rocchi (o chi per lui) mi avrà portato le foto delle piante a terra.
Ricordo dove vanno inserite la risposte:
https://invasionealiena.forumfree.it/?t=46891325